A Roma, insieme per progettare futuri desiderabili. Un percorso formativo immaginifico e originale, curato da Open Hub e dalla sua TIXE Academy.
L’associazione negli ultimi anni ha lavorato in contesti universitari, imprenditoriali, associativi per dare gambe, braccia e testa all’innovazione sociale creando un ecosistema relazionale “connettivo” vocato allo scambio e alla riflessione fattiva sul cambiamento. Il percorso Futurisers mette insieme il mondo dell’Università, dell’impresa, dell’associazionismo e delle Istituzioni per comporre una esperienza modulare dedicata al mondo delle professioni e alle organizzazioni complesse che intendano affrontare con consapevolezza ed efficacia il cambiamento continuo nell’epoca della Digital trasformation. Un percorso fortemente consigliato agli studenti universitari.
Innovazione sociale, ambiente, complessità, organizzazioni, sicurezza e lavoro, tecnologia. Essere protagonisti attivi nella realizzazione di futuri desiderabili in questi e altri settori. “Le sette giornate” racconta Marco Serra, sociologo del lavoro e Presidente di Open Hub “compongono un percorso modulare si caratterizzerà per un intenso scambio sociologico, filosofico, organizzativo sul tema del futuro e del cambiamento coinvolgendo fra i docenti persone di grande esperienza; una consistente parte dell’esperienza è dedicata ai laboratori durante i quali i corsisti matureranno competenze specifiche per affrontare le diverse dimensioni dell’esperienza del cambiamento con consapevolezza, efficacia e sostenibilità”.
FUTURISERS non è un semplice percorso formativo, ma un vero e proprio format libero, progettato da Open Hub che lo mette a disposizione di quanti vorranno replicarlo sui propri territori, all’interno delle proprie organizzazioni, ampliando ulteriormente lo sguardo e rendendo disponibili le riflessioni.
Numerosi ed importanti i partner coinvolti nel progetto. “Ciascuno porterà una storia da raccontare, un approccio specifico, originale che contribuirà al racconto generale”: Il Forum del Terzo Settore con il progetto FQTS, BLAST project, Forum PA, il laboratorio iLAB dell’Università di Florianopolis (Brasile), Impact Hub Roma, Urban Center e ArtaRuga da Cagliari, ProPositivo, Bottega Filosofica, UrbanExperience, Entropy Knowledge Network, Associazione Dedalo, Elysium, i LIS Adriano Olivetti e Margherita Hack. Una rete di soggetti che cresce ogni giorno.
Calendario
Il cambiamento attraversa la nostra contemporaneità con inedito moto accelerato investendo gli individui, le relazioni e gli ecosistemi umani come mai è accaduto prima.
Tale accelerazione impone un nuovo paradigma di gestione del sé perché gli individui possano tornare a governare il cambiamento, agendo sulla realtà con consapevolezza.
La prima giornata è tutta dedicata alla comprensione profonda della dimensione individuale dell’esperienza e alla consapevole costruzione di un se potenziato per essere, apprendere e lavorare nell’epoca della digital trasformation.
Il concetto di intelligenza connettiva riguarda la capacità di una collettività di cristallizzare soluzioni migliori rispetto a quelle incontrate dai singoli individui. Affinché ciò avvenga è necessario si realizzino contemporaneamente alcune condizioni: la presenza di una comunità consapevole e competente orientata ad un compito specifico che condivida un medesimo paradigma, dotato di metodologie, tecniche e strumenti adatti al raggiungimento degli obiettivi espliciti. La dimensione digitale ha prodotto la proliferazione di comunità di ogni genere: gruppi più o meno stabili dalle dimensioni variabili, in ogni parte del mondo si muovono in un continuo scambio relazionale sovrapponendo spinte professionali, ludiche, culturali. Nella seconda giornata del percorso FUTURISERS trattiamo degli aspetti caratterizzanti delle comunità connesse, a partire dal tema della complessità.
La terza giornata è dedicata specificamente al tema della ipercomplessità, quella condizione della contemporaneità legata all’intensificarsi esponenziale del flusso di comunicazione, informazione e relazioni che si concretizza con un inedito scambio di conoscenze, beni e servizi a livello globale, con ripercussioni profonde per gli individui, le organizzazioni e i territori. Il tema della complessità è denso di implicazioni che non consentono mai più di attribuire lo stesso significato a termini come organizzazione, leadership, rete. E’ in questo contesto che matura una nuova dimensione della partecipazione civica, un concetto che ha radici profonde, ma che trova nuova linfa e opportunità inedite.
La giornata sarà dedicata ai possibili panorami del lavoro e delle professioni alla luce dei fenomeni glocal legati alla ipercomplessità. Sarà tracciato un percorso di senso legato al ruolo delle nuove professioni, e alle forme originali che stanno assumendo nell’ultimo decennio l’economia e il lavoro.
Il cambiamento investe fortemente l’ambiente e l’espansione dell’antroposfera impone una riflessione sui modelli di gestione, utilizzo, valorizzazione e recupero del territorio. Dalle Istituzioni Internazionali viene il monito ad un ripensamento e una pianificazione attenta ai modelli di innovazione e sviluppo che si sostanzia nella proposta dell’Agenda 2030 un documento di prospettiva che impegna i Paesi dell’ONU incarnando una visione definitivamente olistica dell’azione umana e della responsabilità dell’uomo sulla propria specie e sulle altre specie viventi. Il percorso propone, oltre alla riflessione teorica, contributi di natura pragmatica con forti implicazioni nell’ambito educativo, associativo, produttivo e di gestione dei territori
Viviamo un’epoca originalissima rispetto all’intera storia dell’uomo. Una frazione di tempo, infinitesimale in cui la quantità di informazione scambiata sul pianeta è superiore a quella mai prodotta fino ad ora, come dimostra Cesar Hidalgo nel suo recente lavoro Why information grows. La quantità di informazione, già fortemente in crescita in epoca industriale è poi esplosa nel big bang digitale generatosi con il web: la tecnologia si è fatta metaverso esperienziale. La compresenza di virtuale e reale è fondativa di quella che viene identificata come ipercomplessità. Sicurezza e salute sono due dimensioni essenziali per la vita dell’uomo, due aspetti che sono stati travolti dalla digital trasformation su cui è necessario riflettere profondamente.
In settembre, l’ultimo appuntamento previsto per FUTURISERS ospiterà un WALK ABOUT a cura di Carlo Infante Presidente di Urban Experience, un format di performing media in cui conversazioni peripatetiche si combinano con trasmissioni radiofoniche nomadi, per un’esplorazione partecipata. A conclusione un laboratorio visuale offerto da Visual Stories Network di Open Hub.
Tale accelerazione impone un nuovo paradigma di gestione del sé perché gli individui possano tornare a governare il cambiamento, agendo sulla realtà con consapevolezza.
La prima giornata è tutta dedicata alla comprensione profonda della dimensione individuale dell’esperienza e alla consapevole costruzione di un se potenziato per essere, apprendere e lavorare nell’epoca della digital trasformation.