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Piezoelettricità – Centri urbani alimentati dal traffico, piazze dai pedoni, discoteche dai ballerini …

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Immaginate un mondo dove i centri urbani si alimentano dal traffico, le discoteche e le piazze dai ballerini e dai pedoni, i treni dallo “stress” esercitato sulle rotaie, e persino i telecomandi e i cellulari dalla pressione esercitata sui tasti. Immaginate che l’energia prodotta da ogni forma di compressione su questo mondo posso finalmente essere catturata. Ora smettete di immaginare. Si, smettete di farlo, perché non ne avete più bisogno. Provate invece a fare i conti con l’evoluzione della realtà, una realtà in cui tutto ciò già esiste ed è già in uso e prende il nome di Piezoelettricità.

La parola piezoelettricità deriva dal greco “πιέζειν” che significa appunto “premere, comprimere” e come suggerisce la sua etimologia si tratta della “proprietà di alcuni cristalli di generare una differenza di potenziale quando sono soggetti ad una deformazione meccanica”. Sebbene questo tipo di tecnologia sia già molto comune e diffusa in molti ambiti, dal campo medico (sonde ecografiche; litotritori), musicale (pick-up piezoelettrici) a quello quotidiano (pile, orologi, stampanti e accendigas …) mai prima di qualche anno a questa parte si era giunti a progettare dei meccanismi potenzialmente rivoluzionari legati all’utilizzo di questi cristalli. Parliamo appunto di applicare lo stesso principio in larga scala, dalle automobili e pedoni sull’asfalto sino ai treni sulle rotaie.

La società israeliana Innowattech ha ideato un sistema capace alimentare 200-300 abitazioni con un flusso medio di 600 mezzi pesanti o autobus all’ora per ogni km. Esso si basa sull’impiego di generatori piezoelettrici di nuova generazione in grado di sfruttare l’energia derivante da peso, movimento, vibrazione o cambiamenti di temperatura. La Hughes Research Ltd. ha invece battezzato il proprio “dosso energetico” con il nome di Electro Kinetic Road Ramp, e sono già 200 i comuni che sono interessati al progetto: ad ogni passaggio di auto (a seconda del suo peso) si generano in modo del tutto gratuiti da 5 a 10 Kw accumulabili e riutilizzabili, per il costo di 37 mila euro a dosso.

(per approfondire clicca sulle parole evidenziate)

Strumenti come la piezoelettricità possono rivoluzionare in positivo il nostro approccio alla realtà e ai consumi energetici. Sono una risposta ad impatto zero che le nuove generazioni devono portare alla ribaltà, stimolando la diffusiuone di nuove tecnologie maggiormente produttive, efficienti e sostenibili all’interno dei propri territori.

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