Tecnologie all’avanguardia, hackaton per ripensare il pianeta, finanziamenti senza precedenti destinati a modelli di sviluppo resilienti. In questo momento, in Italia e nel mondo, istituzioni, aziende, comunità locali e virtuali affrontano la pandemia mentre disegnano il futuro post-Covid: quali opportunità, esempi virtuosi e innovazioni eco-sostenibili stanno scaturendo da questa crisi?
Se c’è un’esigenza confermata dalla pandemia è certamente quella di ripensare il nostro concetto di normalità e modello di sviluppo. Al netto delle posizioni propagandistiche, sempre più studi mostrano come l’impatto umano sull’ecosistema sia alla base delle principali sfide globali di questo secolo. Al tempo stesso, i governi, le comunità e le aziende che in passato hanno puntato con lungimiranza su infrastrutture tecnologiche e visioni dall’alto valore sociale e ambientale, oggi sembrano reagire meglio alla crisi.
Perlomeno, questo è quanto è possibile dedurre dalle riflessioni del World Economic Forum (Wef) o dai programmi di sviluppo dell’Onu (Undp). Il Covid-19 mostra, ora più che mai, la necessità di potenziare i Sustainable Development Goals delle Nazioni Unite, puntando sulla sinergia di investimenti pubblico-privati in infrastrutture e iniziative fisiche e virtuali, capaci di distinguersi nell’essere ”tecnologicamente avanzate, sostenibili e resilienti«.
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