Gramsci e Mao: a cent’anni da PCdI e PCC

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CHINA FILES – Il 21 gennaio 1921, 3 anni dopo la fine della Prima Guerra Mondiale e l’anno seguente la devastante pandemia globale di Influenza spagnola, Antonio Gramsci si apprestava a compiere 30 anni e fondava il Partito Comunista Italiano. Sei mesi più tardi, il 23 luglio 1921, dall’altra parte del mondo, Mao Zedong fondava il Partito Comunista Cinese. 

Nel 2021 verrà celebrato il centenario della nascita di due movimenti che hanno determinato la storia contemporanea dell’Europa e dell’Asia e, attraverso due giovani figure, quella di Gramsci e di Mao, che hanno definitivamente impattato sullo sviluppo del pensiero politico e geopolitico attuale. C’è un filo sottile tra le vite di questi due personaggi che hanno portato alla fondazione nello stesso anno di due pietre miliari del comunismo globale.

Nati nei primi anni ’90 dell’ottocento, provenienti da zone rurali e svantaggiate del proprio paese, entrambi studiosi, ma uno di filosofia e linguistica, l’altro di strategia militare. Un giornalista e un generale che si incontrano senza essersi mai incontrati. Uno che muore in carcere vittima della tirannia, l’altro che muore da tiranno dopo aver incarcerato i suoi oppositori. 

Se prima si dibatteva su chi dovesse essere proprietario, tra il pubblico e il privato, dei grandi mezzi di produzione, sulle ritorsioni del plusvalore capitalista e sulla formulazione dello “stato sociale” capace di garantire il benessere della popolazione, oggi si dibatte allo stesso modo sulla proprietà e l’utilizzo dei big data, sui limiti delle risorse naturali e sulla necessità di avere un welfare state maggiormente progredito. Il tema del “nuovo socialismo” ritorna ad essere estremamente attuale.

Dal 21 gennaio al 23 luglio su China Files, attraverso ricostruzioni storiche, casi studio, interviste, commenti di studiosi ed esperti sul tema andremo a comprendere come oggi questo valore si sviluppa e quali siano gli insegnamenti che possiamo cogliere dal suo passato.

Pubblicazioni:

  1. A 130 anni da Gramsci, l’egemonia conquista Pechino – Come rendere in cinese uno dei concetti fondamentali del pensiero di Gramsci? Per i 100 anni dalla fondazione del PCdI e i 130 anni dalla nascita del leader comunista italiano, China Files ripropone la traduzione in due parti del pensiero di uno tra i suoi principali interpreti cinesi, Tian Shigang. [Andrea Pira] | [Parte 1] – [Parte 2]
  2. La diffusione del pensiero di Gramsci in Cina – Dall’ingresso di Gramsci a Pechino nel 1957 durante la Campagna dei 100 fiori, fino all’avvento di Deng Xiaoping. [Enrico Lobina]
  3. Xiismo, l’ideologia figlia di Mao, Deng e Gramsci – Il pensiero dell’autore sardo è oggi fondamentale per comprendere la rivoluzione maoista e il nuovo sogno cinese, ma soprattutto come ponte di dialogo valoriale tra l’Europa e una Cina sempre più restia ad accettare narrazioni occidentali. [Gian Luca Atzori]

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