Con la chiusura dell’edizione 2020 del Festival della Resilienza, dopo sei anni di sperimentazione, ProPositivo apre una nuova stagione progettuale con il lancio della strategia Resilienza21-27. L’obiettivo è attivare, a partire dal Centro Sardegna, dei tavoli permanenti di pianificazione strategica che permettano alle comunità locali in crisi di dare basi solide ai progetti di sviluppo territoriale, di modo da riuscire a sbloccare le risorse dalla nuova programmazione europea 2021-27 e comprendere al meglio la gestione -o il mancato impiego- di quelle attuali o passate.
Il 2020 passerà alla storia come l’anno della pandemia globale, in cui il mondo senza fili e confini ha riscoperto i propri limiti naturali. Un anno di profonda incertezza che, da una parte, sta richiedendo una grande dose di resistenza per fronteggiare l’incedere del virus.
Dall’altra, dopo essere diventata parola inflazionata, ha fatto scoprire a intere generazioni il vero senso della resilienza, ovvero l’abilità di rispondere a una crisi trovando nuove condizioni di equilibrio.
Attitudine che ha caratterizzato anche il sesto Festival della Resilienza, svoltosi nel Centro Sardegna dal 28 luglio al 12 settembre 2020 ed ispirato all’immagine dell’Alveare (Casiddu in sardo), quale simbolo di una comunità unita, laboriosa e solidale.
Un’edizione ideata dall’associazione ProPositivo in chiave pluristagionale e con una struttura modulare, a cavallo tra reale e virtuale. Un’organizzazione flessibile grazie alla quale nel territorio del Marghine-Planargia (centro-ovest dell’isola) è stato promosso in sicurezza un calendario ricco di decine di eventi tra street art, musica, letteratura e cinema Made in Sardegna.
Per come è stata concepito, l’Alveare ha permesso la chiusura del primo ciclo del progetto Trasformare la crisi in opportunità, di cui il Festival della Resilienza è incubatore. A partire dal 2015, ProPositivo ha lavorato al perfezionamento di una metodologia resiliente e replicabile per lo sviluppo delle comunità italiane afflitte da crisi demografica, economica e socio-culturale.
Processo che ha messo in connessione oltre 50 partner europei e 200 ospiti, producendo: circa 100 eventi culturali; 3 scuole di alta formazione con La Stampa e L’Espresso; 10 residenze artistiche con Sardegna Film Commission e Sardegna Teatro; 3 contest di Street Art con risposte da 20 paesi del mondo e 35 opere murarie realizzate in 6 comuni; un valore complessivo stimato di oltre 250 mila euro.
Risultati importanti frutto di sei anni di sperimentazione, segnati dal passaggio dalla crisi finanziaria globale a quella sanitaria e ambientale. Una sfida che ProPositivo vuole affrontare attraverso la strategia Resilienza21-27, allineata ai tempi e temi della nuova programmazione europea.
Resilienza21-27: sbloccare le risorse europee nelle comunità in maggiore crisi
Negli ultimi 30 anni lo Stato, le Regioni e gli enti territoriali […]
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