RIGENERAZIONE URBANA
Nuove Narrazione attraverso l’Arte Pubblica
Dal 2016 ProPositivo ha iniziato un progetto di valorizzazione degli spazi urbani, pubblici e privati, attraverso la street art. Da una parte l’obiettivo è quello di lavorare sull’identità locale nell’era globale, trovando i punti di contatto o allontanamento tra tradizione e innovazione, tra emigrazione e immigrazione, tra passato e futuro. Dall’altra di impreziosire la città e di stimolare il senso estetico e critico della comunità.
Per l’edizione 2018 del Festival della Resilienza, ProPositivo lancia un concorso internazionale di street art a cui hanno risposto 56 artisti professionisti da 20 paesi del mondo, sparsi su 4 continenti. Nel 2019 le iniziative artistiche sono uscite fuori dai confini comunali, coinvolgendo anche i Licei e le Università della regione, e realizzando un progetto volto a coinvolgere una narrazione comune tra i 10 comuni del Marghine. Ad oggi, negli ultimi 3 anni, ProPositivo e il Festival della Resilienza hanno disseminato oltre 30 opere accessibili attraverso la seguente mappa geolocalizzata.
Mappa dei Murales
Interventi permanenti e temporanei realizzati tra #resilienza16 e #resilienza19 nei comuni di Macomer, Borore, Silanus e Bonorva. Basterà cliccare sulle spunte per avere foto e descrizioni delle opere. Una mappa al quale vorremo aggiungere tutte le altre opere dei paesi coinvolti, anche quelle non realizzate durante il Festival, allo scopo di valorizzare in sinergia l’offerta culturale e turistica del territorio. Direzione Artistica: Isabel Gollin; Foto: Ilaria Giorgi e Studio Fruit.
Contest Internazionale di Street Art
Il catalogo qui di seguito approfondisce il progetto e mostra alcuni dei lavori svolti e degli artisti coinvolti negli ultimi anni. [Foto: Ilaria Giorgi e Studio Fruit]
#Repop – 10 Artisti raccontano lo Spopolamento
10 artisti, 10 opere, 10 domande per riflettere sul senso di appartenenza, sull’identità, sui luoghi e non-luoghi. 10 stili diversi per raccontare il dramma dello spopolamento. Un fenomeno che in Italia colpisce l’80% dei territori, radicandosi soprattutto nel meridione e le isole, mettendo a dura prova la sopravvivenza di quasi la metà dei comuni della sola Sardegna nei prossimi decenni.
Lo spopolamento come dramma è vero, ma anche come occasione di riflessione sul futuro. Questo il significato della campagna #Re-Pop. Durante #Resilienza19, le opere hanno tappezzato gli edifici abbandonati della via principale di Macomer e della Stazione, per lungo tempo simboli di centralità e sviluppo, per poi attraversare diversi comuni del Marghine come mostra itinerante, raccogliendo le risposte delle comunità sui social e durante le manifestazioni. Qui di seguito la galleria delle opere e l’articolo del Fatto Quotidiano che approfondisce l’iniziativa.
Opere a cura di (in ordine): Marina Marinetti, Andrea Casciu, Barbara Pirisi, Valeria Zaccheddu, Barbara Pala, Giulia Atzeri, Isra Martinez Herrero, Kiki Skipi, Valentina Vinci, Massimiliano Vitti.
Direzione artistica: Isabel Gollin