Con il termine Comunità di Supporto Agricolo (Community Supported Agricolture) ci si riferisce ad un modello economico sul piano locale di produzione e distribuzione agroalimentare. Ogni settimana le famiglie della comunità ricevono frutta e verdura fresca di stagione prodotta localmente direttamente nelle proprie abitazioni. La CSA tende alla creazione di un legame diretto tra produttori locali e consumatori, in maniera semplice e con notevoli vantaggi.
I Vantaggi
“La salute viene prima di tutto”, e se siete d’accordo questo è senza dubbio il primo buon motivo per intraprendere una determinata scelta. Come sappiamo la qualità del prodotto locale è generalmente migliore di quella del prodotto industriale trattato con agenti chimici e conservanti. Ci dicono che però la saluta costa e non tutti possono permettersela. La CSA pensa anche a questo. Il secondo buon motivo per intraprendere questa via è infatti l’abbattimento dei costi energetici dovuti alla produzione di alimenti fuori stagione. L’affidamento all’economia locale è l’unico modo per rilanciarla e casi come la cittadina americana di Rochester nello stato di New York dimostrano come la riduzione delle importazioni di beni di prima necessità è stata possibile solo grazie ad una presa di consapevolezza generale piuttosto che attraverso un sacrificio economico. Infatti la CSA di Rochester offre a tutti la possibilità di ottenere sconti e persino di ottenere gratuitamente i prodotti attraverso piccoli contributi professionali o lavorativi nei confronti delle aziende produttrici, sia pubbliche che private spesso attraverso il patrocinio delle amministrazioni. E’ persino possibile offrire il proprio contributo nelle fattorie didattiche che svolgono anche la funzione di asilo. Altre realtà hanno sfruttato la stessa dinamica finanziandosi attraverso la rivalorizzazione dei terreni e il made in carcere, rieducando i detenuti e al tempo stesso producendo a costro zero di manodopera, rilanciando in questo modo il mercato locale, il Made in Italy e riducendo le importazioni di beni industriali di prima necessità, il cui prezzo è destinato a crescere con l’esaurirsi sempre più rapido delle scorte petrolifere e l’aumento del costo dei trasporti. La CSA non è solo una scelta, ma un esigenza.
L’ideologia
Le comunità di supproto agricolo nacquero negli USA negli anni ’80 influenzati dall’idea europea di agricoltura biodinamica formulata da Rudolf Steiner, un filosofo austriaco.
L’Ideologia della Temple-Wilton Community Farm si sviluppa su tre obbiettivi principali.
-Nuove forme di proprietà agricola: L’idea che le terre pubbliche e private locali siano principalmente legate alla comunità e alla sua sussistenza.
-Nuove forme di cooperazione: l’idea di una rete di relazioni umane che rimpiazza il tradizionale sistema impiegatizio.
-Nuove forme economiche: l’idea di un economia non basata sulla crescita dei profitti ma sull’attuale necessità delle persone e della comunità coinvolta nella produzione.
Appare chiaro come questa alternativa sia una soluzione in parte non solo al problema della disoccupazione e della crisi agricola, ma anche al problema sempre più evidente causato dallo sfruttamento intensivo industriale con conseguente sterilizzazione dei terreni, o del loro abbandono. Un rilancio dell’economia locale, del senso di comunità che crea un punto di sussistenza primario fondato sulle reali esigenze della popolazione e non meramente sui profitti.
Per maggiori informazioni:
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ProPositivo
“Diffondiamo idee, non problemi”